TERMINE LEZIONI Venerdì 8 giugno 2018


RAPPRESENTANTI DI CLASSE

Piccola guida per genitori e rappresentanti di classe (scarica il pdf) 
il file di cui sopra non piu' in linea in attesa di essere ripristinato sul sito della scuola qui di seguito trovate il testo.


1- INTRODUZIONE
Chi è il rappresentante di classe o di sezione? Cosa fa? A che serve? Cosa possono fare i genitori nella scuola? 
Su sollecitazione e fattivo interessamento del Presidente del Consiglio di Circolo, quest’anno si consegna ai rappresentanti di classe una piccola guida per muoversi nel compito che si sono assunti.
Ogni genitore ha in realtà il compito di stabilire relazioni importanti con la scuola. Ogni famiglia, depositando la domanda di iscrizione, ha iniziato un rapporto di tipo educativo con la scuola, con gli insegnanti in particolare. 
In tutte le scuole è questo il punto nodale la relazione che le tiene in vita o che le affossa (anche se continuano a funzionare) e la responsabilità di questa relazione è equamente condivisa fra gli operatori (insegnanti e tutto il personale) e le famiglie. 
Non è semplicemente questione burocratica o tecnica, anche questo è importante, ma incontro fra persone con in comune lo scopo di far crescere fisicamente, intellettualmente e “umanamente” i bambini loro affidati (figli o alunni secondo i punti di vista). 

2- IL RAPPRESENTANTE DI CLASSE
Il rappresentante di classe è il principale intermediario tra i genitori e gli organi collegiali della scuola; è colui che ha presente il cuore del problema e negli ambiti dove interviene “rende presenti” (rappresenta) tutti i genitori. Tesse i rapporti fra le famiglie e fra le famiglie e gli insegnanti.
Opera, nella Scuola primaria, all’interno del Consiglio di Interclasse, nella Scuola dell’Infanzia, all’interno del Consiglio di Intersezione, composti da:
 Docenti di team, delle classi parallele/sezioni dello stesso plesso
 Un rappresentante dei genitori per ciascuna classe/sezione interessata.
I rappresentanti di classe vengono eletti, o riconfermati, una volta all’anno. 
Le elezioni sono indette dal Dirigente Scolastico entro il 31 ottobre. 
Tutti i genitori sono elettori e tutti sono eleggibili.
Una volta eletti, i rappresentanti restano in carica fino alle elezioni successive (quindi anche all’inizio dell’anno seguente), a meno di non aver perso i requisiti di eleggibilità.
In caso di decadenza di un rappresentante di classe (per perdita dei requisiti o per dimissioni), il Dirigente nomina per sostituirlo il primo dei non eletti.
La presidenza del Consiglio di Intersezione di Interclasse spetta al Dirigente Scolastico o a un docente, membro del Consiglio, suo delegato.
Le riunioni di questi organi sono almeno tre nel corso dell’anno scolastico e, di norma, sono fissate dopo le ore 17,00.
I Consigli di Interclasse e Intersezione si riuniscono comunque in tutti i casi in cui ci sono tematiche importanti da affrontare, su convocazione del Dirigente Scolastico o su richiesta della maggioranza dei suoi membri.

3- IL CONSIGLIO DI INTERCLASSE – INTERSEZIONE
Per legge, il Consiglio di Classe, Interclasse e Intersezione ha i seguenti compiti:
• esaminare e approvare la programmazione didattica elaborata dal team di docenti
• formulare proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica
• agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra genitori e docenti
• esprimere parere sull’adozione dei libri di testo
• verificare, in media ogni due mesi, l’andamento complessivo dell’attività didattica in attuazione alla programmazione educativa d’Istituto
Con la sola presenza dei docenti (Interclasse tecnica), ha competenza sul coordinamento didattico, sui rapporti interdisciplinari e sulla valutazione degli alunni.
In modo più informale, e a titolo di esempio, ecco alcuni argomenti che possono essere trattati nei Consigli di Interclasse e di Intersezione a composizione mista:
• il comportamento degli alunni;
• l’impegno nello studio e nell'attività didattica;
• gli interessi, i problemi, le difficoltà degli alunni nella loro età;
• lo sviluppo della collaborazione fra compagni di classe e fra famiglie per risolvere piccoli problemi quotidiani;
• le condizioni ambientali cui si svolge la vita scolastica: arredi, servizi, illuminazione, riscaldamento, attrezzature, sicurezza in generale ecc.;
• l'organizzazione delle uscite didattiche e la collaborazione eventuale per la loro attuazione;
• l’adozione dei libri di testo e dei sussidi didattici in generale;
• l’organizzazione di mostre, l’avvio di progetti educativi;
• i problemi legati alla refezione scolastica;
• ogni altra tematica inerente la vita della scuola, le varie classi o anche una sola classe.
Nel Consiglio di Interclasse o Intersezione a composizione mista non possono essere trattati casi singoli, ma sempre problematiche generali riguardanti la vita della scuola.

3.1- Diritti e doveri dei rappresentanti di classe o di sezione
II rappresentante di classe o di sezione ha il diritto di:
• farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe presso il Consiglio di cui fa parte o presso i suoi rappresentanti nel Consiglio di Circolo;
• informare i genitori della propria classe mediante diffusione di relazioni, note, avvisi ecc. previa richiesta di autorizzazione al Dirigente Scolastico (oppure, nei plessi staccati, all'insegnante responsabile del plesso), circa gli sviluppi di iniziative avviate o proposte dalla direzione, dai docenti, dal Consiglio di Circolo;
• ricevere le convocazioni alle riunioni del Consiglio con almeno 5 giorni di anticipo rispetto alla data fissata;
• essere convocato alle riunioni in orari compatibili con gli impegni di lavoro;
• convocare l'assemblea della classe di cui è rappresentante qualora i genitori la richiedano o egli lo ritenga opportuno. La convocazione dell'assemblea, se la stessa si svolge nei locali della scuola, deve avvenire previa richiesta indirizzata al Dirigente Scolastico. La richiesta deve riportare chiaramente l'ordine del giorno e deve essere autorizzata in forma scritta;
• avere a disposizione dalla scuola il locale per le assemblee di classe, purché le stesse si svolgano in orari compatibili con l'organizzazione scolastica;
II rappresentante di classe NON ha il diritto di:
• occuparsi di casi singoli;
• trattare argomenti che sono di competenza degli altri organi collegiali della scuola (per es. quelli inerenti la didattica e il metodo di insegnamento);
• prendere iniziative che screditano la dignità della scuola: qualunque situazione che possa configurarsi come un problema deve sempre essere discussa prima collegialmente.
Se si tratta di situazione ritenuta delicata o che riguarda singole persone deve sempre essere affrontata insieme al Dirigente Scolastico.
II rappresentante di classe ha il dovere di:
• fare da tramite tra i genitori che rappresenta e l'Istituzione scolastica;
• tenersi aggiornato sugli aspetti che riguardano in generale la vita della scuola;
• essere presente alle riunioni del Consiglio in cui è stato eletto;
• informare i genitori che rappresenta sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della scuola;
• farsi portavoce, presso gli insegnanti, presso il Dirigente Scolastico, presso il Consiglio di Circolo, delle istanze presentate a lui dagli altri genitori;
• promuovere iniziative per coinvolgere nella vita scolastica i genitori che rappresenta;
• conoscere l'offerta formativa della scuola nella sua globalità;
• collaborare perché la Scuola porti avanti con serenità il suo compito educativo e formativo.
II rappresentante di classe non ha il dovere di:
• farsi promotore di collette;
• gestire un fondo cassa della classe;
• comprare materiale necessario alla classe, alla scuola o alla didattica.
Tuttavia, in alcuni casi, accettare di sobbarcarsi alcune incombenze di questo genere può essere utile e può costituire una ulteriore occasione di collaborazione tra genitori e tra genitori e scuola.

3.2-  Alcuni suggerimenti pratici (informazioni e suggerimenti utili ai rappresentanti di classe)
 Presentatevi agli altri genitori: se lo desiderate, chiedete agli insegnanti di far scrivere sul diario il vostro nome e il vostro recapito telefonico e/o il vostro indirizzo e-mail. Meglio ancora, scrivete voi stessi una breve lettera in cui vi presentate, comunicate i vostri recapiti e invitate i genitori a contattarvi per proposte e problemi.
 invitate gli altri genitori, se lo desiderano, a comunicarvi il proprio recapito telefonico in modo da poterli contattare facilmente;
 diffondete il più possibile le informazioni che avete sulla vita della scuola;
 chiedete la collaborazione degli insegnanti per inviare le comunicazioni agli altri genitori della classe;
 chiedete la collaborazione degli altri genitori, ma non sentitevi frustrati se questa non arriva;
 se nella vostra classe subentrate a un altro genitore rappresentante, oppure se conoscete altri genitori che fanno o hanno fatto il rappresentante di classe, contattateli per avere informazioni e suggerimenti: le esperienze degli altri possono essere molto utili;
 potete organizzare liberamente riunioni con i genitori (anche senza la presenza degli insegnanti) usufruendo dei locali scolastici. Per richiedere l’autorizzazione e stabilire il luogo e l'orario, contattate la segreteria della scuola o parlatene direttamente con il Dirigente Scolastico. 
 è buona norma avvisare la segreteria della scuola o l'insegnante, nel caso siate stati invitati a una riunione e non possiate essere presenti;
 nelle riunioni chiedete tutti i chiarimenti necessari: avete il diritto di capire bene tutti gli argomenti in discussione:  a volte gli "addetti ai lavori" danno per scontate alcune conoscenze che magari non avete;
 Non scoraggiatevi se vi sembra di non fare abbastanza o se vi arrivano critiche più o meno gratuite e poco costruttive: è impossibile mettere d'accordo tutti!

4- GLI ALTRI ORGANI COLLEGIALI DELLA SCUOLA
Gli organi collegiali sono organismi di governo e gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singola istituzione scolastica. Essi sono composti da rappresentanti di ciascuna delle varie componenti coinvolte nella vita scolastica.
Tali organi sono stati istituiti al fine di realizzare una partecipazione democratica alla vita della scuola.

Gli organi collegiali del singolo istituto sono:
• II Consiglio di Intersezione o di Interclasse;
• II Consiglio di Circolo e la Giunta Esecutiva;
• II Collegio dei Docenti;
• II Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
Gli organi collegiali territoriali sono:
• Consiglio scolastico distrettuale
• Consiglio scolastico provinciale
• Consiglio nazionale della pubblica istruzione

4.1 - Il Consiglio di Circolo o d’Istituto
II Consiglio di Circolo è formato (quando il numero degli alunni è superiore a 500) da 19 componenti:
 - 8 rappresentanti del personale docente;
- 2 rappresentanti del personale amministrativo,tecnico e ausiliario;
- 8 rappresentanti dei genitori;
- il Dirigente Scolastico.
E' un organismo che resta in carica per 3 anni ed è presieduto di norma da un genitore eletto tra i rappresentanti dei genitori.
II Consiglio di Circolo elegge anche, al suo interno, i membri della Giunta esecutiva.
II Consiglio si riunisce in seduta pubblica (eccetto nei casi in cui si parla di persone) in media 4 o 5 volte all'anno: possono assistere alle riunioni, senza diritto di parola, insegnanti, genitori e personale A.T.A.
I verbali delle riunioni sono agli atti della direzione e sono consultabili da chiunque su richiesta.
Il Consiglio di Circolo si occupa dell’indirizzo didattico, amministrativo – finanziario e organizzativo dell’Istituzione Scolastica.

I compiti principali del Consiglio di Circolo sono:
• deliberare il Piano annuale e il conto consuntivo e disporre in ordine all'impiego delle risorse finanziarie per il funzionamento amministrativo e didattico dell’istituto;
• adottare il Regolamento interno dell'Istituto;
• adottare il Piano dell'Offerta Formativa e deliberarlo per quanto di sua competenza;
• definire e deliberare il calendario scolastico;
• indicare i criteri generali relativi alla formazione delle classi e delle sezioni e al coordinamento organizzativo dei consigli di interclasse e intersezione;
• deliberare sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti che la legge gli assegna e fatte salve le competenze del Collegio dei docenti;
• promuovere contatti con altre scuole e istituti;
• deliberare in merito alla partecipazione della scuola ad attività culturali, sportive, ricreative nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali;
• esprimere parere sull'andamento generale, didattico e amministrativo dell'Istituto.

4.2- La Giunta Esecutiva
E’ formata dal Dirigente Scolastico, dal Direttore dei  Servizi Generali e Amministrativi (membri di diritto), da un docente, da un non docente e da  due genitori eletti all’interno del Consiglio di Circolo.
La Giunta Esecutiva predispone il piano annuale e il conto consuntivo, prepara i lavori del Consiglio, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso, e cura l’esecuzione delle relative delibere.

4.3- Il Collegio Dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto da tutti i docenti in servizio presso l’istituzione scolastica. 
Ha competenza 
 nell’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa e per tutti gli aspetti relativi al funzionamento didattico, la sua organizzazione e valutazione,
 per quanto attiene alla formazione dei docenti
 nell’adozione dei libri di testo
 nell’adozione di iniziative di sperimentazione e iniziative per il sostegno di alunni diversamente abili
 nella formulazioni di proposte in ordine all’organizzazione della scuola al Dirigente Scolastico e al Consiglio di Circolo.

I compiti principali del Collegio dei docenti sono:
• elaborare e deliberare il Piano dell’Offerta Formativa per ciò che concerne gli aspetti didattici e formativi della scuola, tenendo conto delle eventuali proposte dei Consigli di Interclasse e Intersezione;
• deliberare in merito al funzionamento didattico dell'Istituto, nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente; 
• formulare proposte al Dirigente Scolastico per la formazione e la composizione delle classi e delle sezioni, l'assegnazione dei docenti alle classi stesse, la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Circolo o d’Istituto;
• valutare periodicamente l'andamento complessivo dell'attività didattica per verificare l'efficacia in rapporto agli obiettivi programmati, proponendo, se necessario dei correttivi per il miglioramento dell'attività scolastica;
• deliberare l'adozione dei libri di testo, dopo aver sentito il parere dei Consigli di Interclasse;
• provvedere agli acquisti dei sussidi didattici;
• adottare e promuovere, nell'ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione;
• deliberare il piano di formazione in servizio per i docenti dell'Istituto;
• eleggere i suoi rappresentanti nel Consiglio di circolo e nel Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti;
• esprimere pareri, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette all’educazione alla salute;
• programmare ed attuare iniziative per il sostegno agli alunni diversamente abili.

4.4- Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti.
Procede alla valutazione del servizio dei docenti neo immessi in ruolo, durante l'anno di formazione e, su richiesta degli interessati, alla valutazione del servizio dei docenti sulla base dei criteri fissati dalla normativa vigente.
E' formato dal Dirigente Scolastico e da docenti eletti annualmente dal Collegio dei Docenti.

5- ALTRE OCCASIONI DI PARTECIPAZIONE DEI GENITORI (Non sono organi collegiali).
5.1- Assemblee dei genitori
I genitori hanno il diritto di riunirsi nei locali della scuola, previa richiesta al Dirigente Scolastico.
Le Assemblee dei genitori possono essere di sezione, di classe, di istituto.
Possono essere gestite dai genitori anche senza la presenza dei docenti.

5.2- La Commissione mensa.
La commissione mensa è un organismo di vigilanza sul funzionamento del servizio di refezione scolastica.
Essa è formata da due rappresentanti dei docenti e da alcuni rappresentanti dei genitori.

5.3- Comitato dei genitori.
Libera associazione di genitori che opera nella scuola con gli scopi e le modalità che in ciascuna situazione vengono definite e comunque in accordo con la Direzione e gli organi collegiali dell’Istituzione Scolastica.